28 feb 2009

***AUGURI***


Questo è un pre - post (quello di oggi lo trovi sotto), ma gli auguri oggi sono d'obbligo, un mese fa iniziava quest'avventura con la pubblicazione del primo e vero post. Questi giorni sono passati velocemente e di cambiamenti ne son avvenuti molti, dal colore iniziale, alle aggiunte laterali. Man mano il blog è cresciuto e forse migliorato, penso che un riconoscimento all'impegno che abbiamo profuso insieme, siano i tanti contatti che "abbiamo" avuto. Un grazie di cuore quindi a chi mi sta aiutando a migliorare spronandomi con critiche e complimenti, ma un omaggio è dovuto anche a chi mi ha dato l'ispirazione e l'idea inconsapevolmente.
Mi sono fatto due piccoli regali per la circostanza. Il primo è la poesia che ho pubblicato ieri in ANIME NUDE, la mia rosa, l'ho trovata intensa, struggente e alcuni di coloro che l'hanno letta mi hanno comunicato la loro commozione, grazie quindi al blog di Aurora per la gentile concessione. Il guardiano poi, ha creato un canale su youtube e ha inserito la barra in basso a destra, i video del giorno saranno visibili anche senza lasciare il blog. In futuro, tempo permettendo, editerò degli inediti, opportunamente segnalati.
Che dire oltre? ancora grazie

LA MORALE


Analizzando la mia vita, posso dire con estrema sincerità che non ho vizi, non fumo, bevo sempre consapevole dei miei limiti e solo se in compagnia, mai superalcolici, non ho perversioni di nessun tipo, addiruttura preciso e puntuale al lavoro, una volta si diceva una persona da sposare (però non dirlo a chi lo ha fatto in passato, avrebbe tanto da obiettare), ma come tutti anche io ho qualcosa a cui non riuscirei a rinunciare facilmente, la curiosità. Sono pervaso da una smisurata sete di conoscenza, che mi porta ad ascoltare con attenzione e cercare di comprendere tutto ciò che mi circonda, carpire e capire, leggere, leggere, leggere. Lo faccio sempre, in ogni istante della giornata, libri, giornali, riviste, fumetti, anche i manuali delle istruzioni, tutto ciò che possa in qualche modo placare la mia sete di conoscenza.
Ebbene, ieri mattina di buon'ora, mi sono imbattuto nell'articolo articolo di un mensile, aveva il pregio di essere lungo solo una paginetta, doveva essere quindi una lettura veloce, semplice, niente di impegnativo, ma a un certo punto mi salta agli occhi un concetto che secondo me andrebbe discusso.
Il tema in questione era il cuckold (http://it.wikipedia.org/wiki/Cuckold) e la "signora" intervistata chiedeva all'intevistatore, se il suo modo di fare era sbagliato? La domanda però non partiva dalla propria coscienza, ma si chiedeva come poteva essere giudicata dalla morale pubblica?
In pratica il concetto era, io faccio qualcosa che oltretutto è di moda (non chiedetemi dove, non dalle mie parti, trovo la cosa assurda), ma la gente se sapesse, come potrebbe giudicarmi?
La domanda non è affatto banale, pone una serie di quesiti, a mè però preme solo uno e cioè nel 2009 abbiamo ancora il diritto di giudicare delle persone in base ai loro gusti sessuali? (sia ben chiaro, senza uso di violenza e prevaricazione, con adulti pienamente consenzienti). Non è stupido il quesito, oggi sono parte integrante della nostra società, come è giusto che sia, gay e lesbiche, che una volta erano assimilati a dei paria e che oggi vengono additati solo ed esclusivamente se hanno atteggiamenti che vanno oltre il buongusto, ma anche il buongusto come la morale è cambiato e a una velocità stratosferica, quindi che senso ha giudicare le persone in base alle loro tendenze sessuali?
Non voglio fare il bacchettone, ma fili interdentali, scambiati per perizoma, una volta si aveva il pudore di non esibirli volontariamente, minigonne ascellari erano riservate di norma alle mure domestiche, utilizzate per eccitare le fantasie sessuali del partner, è un dato oggettivo il fatto che i tempi sono cambiati.
E quindi torniamo alla domanda di partenza, la morale comune, può assurgersi il diritto di giudicare "la signora" e il cornuto gaudente? E se queste persone fossero solo nate nel periodo storico sbagliato? Se tra 50 anni tutti praticassero questa che io oggi assimilo a una perversione, sono nel giusto pensando che sono "malati"?
Io contestualizzo al 28 febbraio 2009 il mio giudizio, ritenendo che fin quando nessun altro ne riceve danno, a me la cosa non da fastidio, al massimo mi disgusta, ma sono davvero confuso, mai come oggi mi aspetto di leggere il tuo, il vostro punto di vista, illuminatemi.

MUSICA DI SOTTOFONDO

DANZA SUL MIO PETTO - Biagio Antonacci

http://www.youtube.com/watch?v=CActI9M-08Y

27 feb 2009

SILENZIO


Ciao navigante, oggi non troverai molto di mio qui, in questi giorni va così. Non son diventato di colpo un pelandrone, sto scrivendo molto, ma è tutto molto intimo e personale, qualcosa che è indegno di essere pubblicato qui. Sono battiti di cuore che cerco di trascrivere e che oso chiamare poesia, sono frasi che non hanno senso, ma non insensate. Un vano tentativo di relegare la follia che è insita in me nell'angolo più buio, nella stanza più remota della mia mente, chiudendo a chiave la porta e nascondendo la chiave, inutile.
Non mi sono però dimenticato di te e ti regalo una favola, che a mia volta ho ricevuto in dono un paio di giorni fa, omaggiatami da una persona molto importante per me. Forse in questo primo Venerdi di Quaresima, un pò di silenzio costruttivo, non credo sia poi così grave.
Anche la poesia in ANGOLI DI CUORE è molto bella, leggila ci vuole un minuto oppure guardane il video che ho inserito nell'apposita barra sopra la webcam della Eiffel, non sarà tempo perso.


Un giorno un padre punì la propria bambina perché aveva perso un oggetto di valore.
La bimba pianse.
Il giorno dopo la bimba per farsi perdonare portò un regalo al padre dicendogli: “tieni papà, questo è per te
Il padre imbarazzato, aprì la scatola, ma subito si adirò perché si accorse che era vuota e rivolgendosi alla figlia disse, “non sai che quando si fa un regalo, si presuppone che nella scatola ci sia qualcosa e che si rimane delusi se non ci si trova nulla?
La bambina con le lacrime agli occhi sussurrò “papà non è vuota, l’ho riempita di baci, così potrai prenderne quando sarai triste”.
Il padre si senti mortificato e strinse forte a se la bambina.
Passo il tempo ed un giorno una disgrazia portò via la bambina.
Da quel giorno il padre tenne sempre con se, vicino al letto, la scatola e quando si sentiva triste e scoraggiato tirava fuori un bacio che la bambina gli aveva regalato.
Ognuno di noi ha una scatola piena di baci e di amore incondizionato, che ci è donato dai nostri amici, dai figli, da Dio, ma nessun dono è grande come l'amore che possiamo dare noi.

MUSICA DA SOTTOFONDO

RYUICHI SAKAMOTO - Undercooled (acustica)

http://www.youtube.com/watch?v=v8ffJYFn1Bc

26 feb 2009

SENZA PAROLE


Scusa, oggi davvero non ho lo spirito adatto per scriverti a causa del mio stato d'animo, troppe notizie nelle ultime 24 ore con lo stesso comune denominatore e davvero non ho parole. Parlo di bambini uccisi dall'imperizia o dalla follia degli adulti e dopo il post che avevo pubblicato proprio ieri e che era incentrato sulla purezza insita nei bimbi che noi "grandi" abbiamo perso, non me la sento davvero. Questa notizia, si mischia e si sovrappone al privato, fondendosi in uno stato d'animo che potrei definire lugubre.
Porta pazienza con il tuo poco ciarliero guardiano, ma penso che se passa il concetto che un uomo si può sentire nel diritto di decidere della vita di qualunque altro essere vivente, siamo allo schifo assoluto. Se il crescere vuol dire anche questo, siamo davvero al capolinea dell'evoluzione, peggio non credo si possa fare.
Ti ho lasciato nel box ANIME NUDE, la prima riflessione sull'ecologia della storia dell'umanità e qualche spunto lo trovi anche nel box di SOTTOFONDO AL POST. Questo stupendo cantico è stato scritto secoli fa da un uomo che divenne di esempio per le genarazioni a venire, perchè fu in grado di amare tutti, nello stesso modo. Ci siamo dimenticati di San Francesco e del suo esempio proprio mentre sarebbe importante tenrlo ben presente, in ogni istante della giornata, in ogni nostra scelta.
Perdonami se ti ho intristito, non era mia intenzione.

MUSICA DI SOTTOFONDO

DOLCE SENTIRE - Claudio Baglioni

http://www.youtube.com/watch?v=JPWpnwDw_nM&feature=related

25 feb 2009

IL PICCOLO PRINCIPE


Oggi ha inizio per chi è credente la quaresima, periodo di riflessione che ci occorre per arrivare pronti nello spirito alla Santa Pasqua. Non so se però ha senso parlare di spiritualità, del proprio rapporto con Dio, sarebbe sempre e comunque incompleto richiedendo tantissimo tempo, spazio e decisamente diverse modalità di espressione.
E allora, per darti qualche spunto di riflessione, ti propongo delle frasi estratte da un libro, "il piccolo principe", da cui per almeno 15 anni mi sono tenuto a debita distanza, ma che ho letto nelle ultime settimane, poco alla volta, centellinandolo, come a prolungarne il piacere della lettura e il dolore che mi arrecava nello stesso tempo.
Lette così possono sembrare parole semplici, ma "vissute" nel contesto del libro sono di forte impatto emotivo e sai alla fine oltre ad aiutare a vedere il mondo in modo diverso, potebbe servire a comprendere se stessi ed accettare il prossimo, con tutte quelle che vediamo come le sue spine.

MUSICA DI SOTTOFONDO:

MOON RIVER - Henry Mancini tratta dal film "colazione da Tiffany" (vedi anche box a lato)

http://www.youtube.com/watch?v=zLr48udsw-k

I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.

Tu diventi responsabile di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa.

Tutti i grandi sono stati bambini una volta
(Ma pochi di essi se ne ricordano.)

Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile.

Amare non vuol dire guardarsi negli occhi, ma guardare insieme nella stessa direzione


OGNI TANTO GUARDO IL CIELO E MI CHIEDO, LA PECORA AVRA' MANGIATO O NO LA ROSA?

23 feb 2009

AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO

Quello di cui ho voglia di parlarti stamattina, è un pensiero che ho dentro da parecchio tempo, da così tanto che ormai aveva quasi preso la residenza in un angolo del mio cervello, ma che non riuscivo a esprimere come volevo, qualsiasi cosa immaginavo, mi sembrava comunque riduttiva, incompleta. Fino poi ad arrivare al perchè di tanto macerarmi, giusto in tempo per evitare una nuova noiosa serata televisiva.

La mia difficoltà "di espressione" trovava una ragione nel fatto, che quello che mi sembrava un argomento, era in realtà uno spunto per un ragionamento molto più ampio. Parto, se ne hai voglia seguimi in queste elucubrazioni, ma sappi che non sarà facile.
Sai, è da un pò che sono arrabbiato, anzi direi quasi inc....to, con quello che sta diventando un luogo comune, sembra che i rumeni sono i criminali peggiori della storia italica, sono praticamente due mesi che ci ossessionano con l'idea che dietro ogni azione illegale, c'è un cittadino rumeno e solo questo sembra fare notizia. E' una cosa vergognosa, stiamo dipingendo un popolo, come una massa di ubriachi violentatori, brutti sporchi e cattivi. Sta passando l'idea che a Bucarest non spediscono la gente in galera, ma gli danno un biglietto per l'Italia. Quando la finiremo con i pregiudizi? la vogliamo smettere di bollare a priori una persona e di leggere quello che fa con occhiali deformati, un uomo o una donna non sono buoni o cattivi a secondo del loro luogo di nascita, l'appartenenza o meno a un ceto sociale.
Ed è stata qui che è scoccata la scintilla, i pregiudizi sono una cosa che odio, ho sempre odiato. Le persone che non hanno la capacità di leggere la realtà, ma la vestono con il loro pensiero, stravolgendola, mi hanno sempre fatto orrore per la loro pochezza.
Un giorno mi è stato detto, chi nasce lavandaia, muore tale, ma anche chi ha natali regali, se si pone su un piedistallo e non ha i mezzi mentali per saper scendere al livello di una lavandaia, è poca cosa, è razzista.
Bollare le persone a prescindere è semplice, difficile è capire e eventualmente superare le differenze, che oggettivamente si pongono nel convivre con chiunque sia diverso da noi e per noi intendo la nostra persona.
La coabitazione è la cosa più difficile che esiste sulla faccia della terra, ma il problema è che siamo ormai pervasi dall'idea di essere i giusti, gli eletti e tutti gli altri dei deficienti comprimari e così si litiga con il marito per il lavandino sporco, con il vicino che casomai ha lordato il pianerottolo, con il tizio all'incrocio e chiunque altro non riconosca di esserci inferiore.
E non voglia mai Iddio qualcuno commette un plateale errore, sarà marchiato a vita da quello sbaglio e qualsiasi altra azione faccia, sarà vista in quell'ottica. La cosa più semplice è giudicare in base a dei pregiudizi, si lascia l'interruttore del cervello su OFF, si da aria alla bocca e si dice sempre la stessa cosa.
Superare le differenze, le difficoltà o semplicemente il passato è per pochi, quelli che si concentrano sugli altri "ama il prossimo tuo come te stesso", il resto delle persone si crede invece l'estensore delle tavole della legge e scaglia sentenze, ma smettiamola una buona volta e mettiamoci di fronte agli altri come esseri umani, tutti fallaci e fallati.
Io non sono, ne sarò mai da esempio per nessuno, sia ben chiaro, ho commesso infiniti errori, ma quando mi vengono spiegati cerco di non commetterli più, o almeno ci provo.Eppure, vedere che persone a me vicine, pur sapendo del mio impegno, mi ha comunque bollato, mi fa inc....re di brutto e adesso so come si possono sentire tutte le migliaia di uomini e donne che venendo dalla Romania, vengono additati per le loro origini.
Ti dico una cosa di cui vado estremamente fiero navigante, tra gli abitanti fissi dell'isola c'è una donna romena ed è per me questo un onore, in più mi sono sentito orgoglioso di essere italiano, quando lei ha fatto leggere al marito e a dei suoi connazionali dei post dei giorni scorsi, come esempio di pensiero di questa nazione e/o anche semplicemente per imparare la nostra lingua. Non penso che tutti i rumeni siano buoni, non credo che lo siano tutti gli italiani, non penso di esserlo nemmeno io buono, ma sono cosciente di ciò e partendo da questa base rispetto chiunque ho di fronte, per quello che è, non per quello che è stato, l'intolleranza a prescindere, non alberga in me.

MUSICA DI SOTTOFONDO
BLUE IN GREEN - Miles Davis http://www.youtube.com/watch?v=PoPL7BExSQU

IMPRESSIONI DI FEBBRAIO


Questo è un non post, il fine settimana è stato pieno di pensieri, riflessioni, molto introspettivo direi, ma privato. Tutto quello che ne è venuto o ne verrà fuori, non è condivisibile sull'isola. D'altronde non penso che l'assenza di spunti dal quotidiano sia grave, lo sarebbe l'apatia o il decidere di appiattirsi, il voler dismettere il cervello, cosa che vedo fare sin troppo spesso dalle persone che mi circondano o che ho frequentato in passato. Io no, finchè avrò un solo alito di vita, questo per me non accadrà, non ho nessuna intenzione di entrare a far parte dello sciame degli ignavi di dantesca memoria. Comunque sia, il mio stato d'animo è ben rappresentato dalla canzone a cui trovi il collegamento in fondo alla pagina.
D'altronde, essendo io in procinto di andare a Parma per qualche giorno, abituarsi a questa non presenza del post, può solo fare bene.
Sono stati o verranno aggiornati i box a latere (ascolta la canzone di Alicia Keys e leggine la traduzione, stupenda) e ho in mente di aggiungerne un altro, se ci riesco in giornata.
L'appuntamento è per ............... la prossima volta che avrò un pensiero che possa interessare.
http://www.youtube.com/watch?v=H2Tx-z_MxF4

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE - Enrico Nordio

Quante gocce di rugiada intorno a me
cerco il sole, ma non c'è.
Dorme ancora la campagna, forse no,
è sveglia, mi guarda, non so.
Già l'odor di terra, odor di grano
sale adagio verso me,
e la vita nel mio petto batte piano,
respiro la nebbia, penso a te.
Quanto verde tutto intorno, e ancor più in là
sembra quasi un mare d'erba,
e leggero il mio pensiero vola e va
ho quasi paura che si perda...
Un cavallo tende il collo verso il prato
resta fermo come me.
Faccio un passo, lui mi vede, è già fuggito
respiro la nebbia, penso a te.
No, cosa sono adesso non lo so,
sono un uomo, un uomo in cerca di se stesso.
No, cosa sono adesso non lo so,
sono solo, solo il suono del mio passo.
e intanto il sole tra la nebbia filtra già
il giorno come sempre sarà.

21 feb 2009

EMOZIONI


E poi mi sono trovato a quarant'anni, quasi a mezzanotte di un venerdi qualsiasi, a vivere una delle sensazioni più intense della mia vita, un qualcosa che nemmeno pochi istanti prima nemmeno potesse accadere, emozionarmi per uno degli abbracci più dolci della mia intera esistenza, cercando di far capire alla persona che avevo tra le braccia che la amo più della mia stessa vita, uno di quei momenti che ricorderò per sempre.
Ricapitoliamo e procediamo con ordine. La cucciola di cui sono l'orgolioso padre, ieri ancora non si sentiva bene, da alcuni giorni manca a scuola. Poverina ha ereditato tanti difetti da me e non ultimo quello delle tonsille facilmente infiammabili, che la portano ad ammalarsi spesso d'inverno, se poi tieni conto delle rigide temperature di questi giorni è facile capire come mai non fosse in pefetta forma.
Ciò le permette di restare sveglia qualche ora in più di sera rispetto alle sue normali abitudine. Già durante la cena, poi, era avvenuto un piccolo miracolo, aveva mangiato tutto il secondo, evento credo che a memoria d'uomo è successo una sola volta, forse due, mi auguro di aver trovato il sistema di farla nutrire. Dicevo appunto, la serata era stata davvero positiva e null'altro avevo da chiedere al buon Dio.
Poi mentre aspettavamo l'inizio dei Cesaroni, che a lei piacciono, qualche gioco su una rivista che le ho comprato ieri mattina ed ecco avere inizio la fiction. Fino a qui nulla di strano, se non appunto la possibilità di poter seguire entrambe le puntate.
Poi accade il fatto, ho spesso detto a chi mi conosce che per me "il caso non esiste", siamo poi noi a decidere se seguire le indicazioni che ci porge il destino o invece cocciutamente perseguire la strada che ci siamo prefissati. Io sono un istintivo, vivo le cose come avvengono, forse in maniera animalesca, ma senza freni e senza rimpianti. Il fatto, appunto, al termine dei Cesaroni mi viene istintivo sintonizzarmi su rai uno e l'inquadratura che mi appare è allucinante per il contesto in cui si svolge. Le luci basse, soffuse, Bonolis solo a centro palco, gli occhi gonfi e rossi dalle lacrime, sta parlando del Ce. R. S
http://www.centroricerchestudi.it/.
Ora per chi come me non lo sapeva fino a ieri sera, l'ONLUS di cui parlava Bonolis si offre di fare assistenza domiciliare ai bambini diversamente abili, il progetto è meglio descritto nel blog di cui ti ho fornito il link, ma ha un nome che è tutto un progamma ADOTTA UN ANGELO.
Però in quel momento, in quel contesto, in quell'istante preciso, la partecipazione, il trasporto, l'intensità emotiva che non era raccontata, ma vissuta da chi ne parlava, trasbordava dal televisore, invadeva la stanza in cui mi trovavo con mia figlia, diventava tangibile e ho ringraziato il signore che la cucciola fosse con me e che fosse una bambina in grado di giocare liberamente e di poterla stringere tra le braccia.
Probabilmente lei non ha compreso il perchè la stessi abbracciando, almeno non fino in fondo, era stanca e forse anche un pò annoiata, ma ha sicuramente sentito in quel gesto la mia intensità emotiva e l'ha ricambiata. Ci sono momenti che vanno ricordati per sempre, e quello di ieri sera non credo lo cancellerò mai dalla memoria e tutto questo grazie a una trasmissione TV.
Quindi non è vero che la televisione fa sempre male, per quello che mi riguarda sottoscrivo fino in fondo il compenso di Bonolis e non per gli ascolti, ma perchè ha onestamente confezionato delle splendide serate, dietro le quali si vedeva il lavoro e lo sforzo creativo, un progetto che si concretizza. Eppoi diciamocelo francamente, quando in TV si parla di beneficenza io ho quasi l'impressione che la sentano come un'imposizione, mentre ieri sera ho percepito il dovere di farlo. Si il dovere di Bonolis di mettere a conoscenza di tanta gente dell'esistenza di questa associazione, di ricordarci che non tutti i bambini nascono abili, sentiva quasi l'obbligo di farci arrivare ciò che aveva nel cuore, perchè solo così il messaggio poteva raggiungere tutti quelli che erano davanti al televisore e io ringrazio Iddio di essermi trovato li, con mia figlia.
Come sai navigante, come ho già detto e ripetuto (l'ultima volta ieri mattina), questo blog si è prefissato come scopo quello di aiutare l'infanzia tramite l'UNICEF, mi auguro a questo punto che anche chi frequenta quest'isola, al momento opportuno si darà da fare, un goccia nel mare serve a poco, ma tante potrebbero essere importanti. E'il caso che ci impegniamo, non solo per i nostri figli, ma anche per i bambini meno fortunati.

20 feb 2009

CARO AMICO TI SCRIVO


Quando meno di un mese fa ho iniziato a scrivere queste righe quotidianamente, avevo ben chiaro cosa volevo, in quale direzione andavo e perchè mi stavo dedicando a questa nuova avventura. Nel corso delle settimane, con l'aiuto di tutti quelli che sono ormai una presenza fissa e anche grazie a chi non c'è più, quest'isola si è popolata, onestamente anche oltre le mie più rosee aspettative e il mio augurio è che in futuro la crescita di presenze continui. So però per certo, che perchè questo accada, non deve più succedere quello che è avvenuto ieri.
In molti mi hanno comunicato che il post non è assolutamente piaciuto, impersonale, freddo, quasi fosse un bollettino, in tutto ciò la cosa grave è che io ne ero incoscientemente consapevole durante la scrittura, non lo sentivo come mio.
In pratica mi sono trovato ad adempiere a un compito e non a scrivere qualcosa che sentivo, non ero stimolato, ma mi sentivo obbligato. Quasi sempre nella mia vita, quando ho buttato dentro l'anima, il cuore, l'impegno sono riuscito ad arrivare dove volevo. Ieri invece tutto ciò è mancato e sono passato da un punto alto come il post del 14 febbraio, piaciuto moltissimo a qualcosa di scialbo, insipido, senza costrutto.
Cosa ha portato tutto ciò? quale effetto hanno sortito le critiche? ad un ripensamento del mio impegno. In pratica, intendo dire, che non scriverò obbligatoriamente tutti i giorni, ma solo quando avrò l'ispirazione. Se non trovo un argomento di cui parlare, che sento mio non lo farò. Non ho mai amato la ripetività nella mia vita e non inizierò adesso, ho commesso un errore ieri che non intendo ripetere mai più.
Lascerò quindi tracce di me ogni qualvolta avrò un argomento su cui si potrà pensare, discutere, interagire, essere quindi in linea con quello che voglio, creare un'isola fatta di idee, dove anche se tutto potrà sembrare utopia, in qualche modo almeno a me sta cambiando la vita. Adesso sono molto più attento alle piccole cose, quelle di cui ho scritto qui e siccome mi piace molto quello che sto diventando, non voglio perdere questo mio modo di essere. Ma questo è un discorso che scivola sul personale e come ho sempre detto, qui non si parla di me o di chiunque altro, il mio privato lo lascio alle persone a cui consento di accedervi, quelle con cui dialogo e che hanno notato i cambiamenti.
Il mio impegno resta SEMPRE E COMUNQUE quello di aggiornare tutte le mattine "angoli di cuore" e almeno ogni due giorni "anime nude", ho trovato inoltre qualche nuovo gadget da inserire e anche se non ci sarà un articolo, l'appuntamento resta quotidiano, fosse anche solo per la pubblicità che parte il 1° marzo. Ah, mi impegno pubblicamente a versare tutto il ricavato, come detto in precedenza, a natale e di coprire la differenza tra la cifra che invia google (circa 15/20 euro l'anno) e i 50 euro che saranno si un piccolo segna, ma è sempre qualcosa di concreto. Verrà messa on line la copia del bollettino postale, l'ente che ho scelto, come in molti sanno è l'UNICEF.
Grazie dell'attenzione e della pazienza, il tuo affezionatissimo guardiano.

19 feb 2009

HANNO VENT'ANNI, LA VOSTRA ETA'..........


Non sono impazzito navigante, la frase che ho usato come titolo è tratta da una poesia di Pier Paolo Pasolini, che venne pubblicata sull'espresso, credo del 1968, dopo una cruenta battaglia tra gli studenti e i poliziotti a Valle Giulia. Vorrei partire da li e dalla notizia del giorno, sono stati arrestati i due brutali stupratori della ragazzina romana, dopo un eccellente lavoro investigativo delle forze dell'ordine, per poter sviluppare il mio post di oggi.
L'idea per questo articolo è nata qualche giorno fa. Leggendo i giornali ci si trova spesso di fronte a notizie che se lette singolarmente non lasciano traccia, se invece le si mette in un contesto più ampio, aprono scenari di lettura del quotidiano inquietanti. Gli articoli, per i quali ti offro il collegamento di seguito sono state pubblicate su Repubblica lunedi e martedi scorso.
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/dl-sicurezza/meno-fondi-per-auto/meno-fondi-per-auto.html
http://www.repubblica.it/2009/02/motori/febbraio-02/sbirri-pikkiati/sbirri-pikkiati.html
Riassumendo, le nostre forze dell'ordine non sono messe nelle condizioni di poter operare, come è nelle loro possibilità, perchè gli elementi principi per la loro mobilità non possono essere riparati e quindi usati, inoltre spesso e volentieri vengono addirittura aggrediti quando sono comandati per dei posti di blocco. Il tutto mentre la criminalità e sempre più imperante, però riescono a raggiungere spesso il risultato, anche se come nel caso di ieri non era complicatissima la cosa.
Poi però il loro lavoro è mortificato da sentenze assurde, come nel caso di uno dei due criminali arrestato ieri. Lo straniero era ancora in Italia, pur non avendone merito, ma la scena è la stessa che accade nei quartieri napoletani vengono spintonati mentre arrestano un boss locale o anche quando ci fermano a un posto di blocco e li malediciamo perchè ci stanno multando per la mancanza della cintura (ma siamo noi nel torto o loro?). Sembra quasi che qualsiasi cosa fanno, trova sempre qualcuno pronto a smontarla, seppure non è altro che fare il loro lavoro.
E' davvero un'immagine assurda e fuori dal mondo quella di un cittadino che tenta di picchiare un poliziotto per la semplice richiesta di patente e libretto. Non credo sia normale ciò in nessuna parte del mondo, tanto meno in una nazione dove si chiede ai poliziotti, ai carabinieri o qualunque altra figura preposta al controllo dell'ordine pubblico di essere ineccepibili. Questo però quando sono gli altri a delinquere, perchè se siamo siamo colti noi a commettere un errore ce la prendiamo con loro.
Ora non voglio scrivere qui un elogio ai poliziotti, tutti sbagliano e non è facile dimenticare cosa è successo a Genova durante il G8, ma come sempre un pò di buon senso da parte di tutti o anche semplicemente sforzarsi di capire le difficoltà di un lavoro che comunque è pericoloso, stressante, impegnativo, potrebbe aiutare a vivere in una società più civile.

18 feb 2009

SONO SOLO CANZONETTE


Innanzitutto chiedo scusa per il ritardo rispetto al solito orario di pubblicazione del post, ma l'abbondante nevicata che ha colpito la zona dove lavoro, mi ha creato molte difficoltà. Grazie per aver atteso.
Ieri sera, ha avuto inizio la celebrazione di quella che è ormai diventata una messa laica, il festival della canzone italiana. Una sagra tutta italiana è quella che ha luogo a San Remo, "un evento" che monopolizza comunque per un'intera settimana l'interesse dei mass media. Un baraccone che negli anni ci ha ormai fatto vedere di tutto, compreso tentati suicidi e operai scioperanti che invadono il palco.
Diventa poi quasi impossibile non notarne la presenza se, come nel caso di questa edizione, la preparazione è costellata di polemiche, ne faccio un piccolo sunto, che sarà ovviamente sbagliato per difetto.
La prima è stata tra l'arcigay e Povia, quest'ultimo è stato tacciato di essere nemico degli omosessuali. Pare che la sua canzone, raccontando un fatto accaduto, sia lesiva per l'immagine dei gay appunto. Poi a seguito tra l' Adiconsum (e quando mai) e Paolo Bonolis per l'ingaggio di quest'ultimo, sembra che un milione di euro sia troppo per questo suo anno di lavoro, senza ricordare che il Paolo nazionale di solito guadagna 10 volte tanto nell'arco dello stesso periodo di tempo e che comunque i suoi predecessori avevano incassato cifre simili. Altra polemica, Patty Pravo contro Mina, colpevole la seconda di non presenziare se non in video e con immagini pare vecchie, La tigre di Cremona ha risposto con una stupenda interpretazione di "nessun dorma" e un video girato per l'occasione, Nicoletta Strambelli prendi e porta a casa. E' forse finita qui? no! hanno polemizzato le figlie di Zucchero Fornaciari e Red Canzian per l'uso o meno del cognome, ha polemizzato Del Noce, non si è capito con chi, dicendo che se questo festival non raggiungerà i risultati sperati sarà il segno che l'apocalisse è tra noi.
Infine l'ultima, quella dell'Adiconsum (ancora) e del senatore Gasparri contro Roberto Benigni, per le condizioni di pagamento del suo contributo alla riuscita del festival. Ora Gasparri è abituato a fare figuracce e quindi una in più una in meno non gli cambia la vita, ma dopo ieri sera io credo che debba davvero incominciare a credere che prima di dare aria al suo neurone deve assicurarsi che sia sveglio. L'esibizione di Benigni è stata di una bellezza disarmante, se si escludono le prevedibili battute su Berlusconi, il resto è stato qualcosa di unico, irripetibile. Come era già successo per la lettura della Divina Commedia, il suo modo di esporre le idee, la facilità con con cui gli riesce di portare alle masse concetti anche ostici, dovrebbe essere a mio avviso studiato da tutti coloro che per mestiere usano le parole. Chi ritiene di dover parlare ai propri pari, trattando gli altri da paria, dovrebbe passare ore davanti ai video di Benigni (remunerando così la sua partecipazione di ieri sera) e capire che i concetti non vanno espressi per pochi, ma vanno portati a tutti. Ieri sera, credo che in pochi dopo aver sentito la splendida spiegazione e la successiva interpretazione della lettera scitta da Oscar Wilde in carcere, dicevo in pochi ieri si sono sentiti contrari allo stile di vita dei gay e al loro modo di vivere la vita.
Tutto questo però sta a significare una cosa, abbiamo dimenticato la funzione principale del festival, che se dev'essere una trasmissione televisa acchiappa audience ci è riuscita alla grande, ma che se si pone come vetrina per il mercato discografico, mi sa che è da ripensare. Infatti pur avendo delle canzoni degne di essere riascoltate, mi sa che la parte canora è passata sotto traccia, quasi un fastidioso intermezzo. Ecco forse è questa la vera polemica che va montata, è vero saranno solo canzonette, ma perchè non viene imbastita una bella trasmissione dove ci vengono fatte ascoltare come si deve, tempo e modo per Benigni va sempre trovato, ma forse in un altro contesto.

17 feb 2009

IO SONO IL POLITICO TUO, NON AVRAI ..........


Da quando ho cominciato questa mia "avventura", mi puoi dare atto navigante, che mi sono sempre tenuto lontano dalla politica. Intendo dire, che qualsiasi argomento ho trattato, non è riconducibile a un singolo schieramento politico, ma è stata la trasposizione del mio pensiero. Questo non vuol dire che io non abbia ideali, ma non esprimerò mai qui le mie tendenze elettorali.
Perchè questa introduzione? Il motivo è da ricercare nel fine settimana politico internazionale, che offre uno spunto di riflessione interessante.
In Venezuela, il presidente Hugo Chavez, ha vinto un referendum che gli permetterà alla fine del suo attuale mandato di ricandidarsi e se risulterà vincente, rimarrà in carica altri 10 anni, rinnovabili all'infinito.
In Sardegna, la coalizione del PDL ha vinto le elezioni per la scelta del nuovo governatore della regione. In campagna elettorale, il premier Berlusconi si è speso in prima persona, ogni fine settimana, sovvertendo così i pronostici e vincendo di fatto un referendum sulla sua persona.
Ecco il punto, siamo ormai in ogni angolo del globo, non più all'idea di esprimere il nostro voto in base ai progammi elettorali, ma in funzione del candidato, pro o contro l'uno o l'altro. Il fenomeno come detto è globale, alla fine le stesse elezioni USA si soono ridotte a chi era favore o meno di Barack Obama, eleggere o no un leader di colore. Ma non è il solo esempio, basta guardare in Francia, alzi la mano chi si ricorda il nome del primo ministro transalpino, alla fine è colui che governa e non l'onnipresente Sarkozy.
Ormai siamo di fronte a repubbliche "ad personam", dove si cerca di eleggere un uomo che sia il simbolo del paese, facendosi rappresentare da lui nel mondo (oddio, non mi ci vedo molto in Berlusconi, anzi quasi niente, fosse anche solo per il conto in banca a suo favore e perchè ci sono quasi 25 cm di differenza in altezza a mio favore).
Però questa deriva collettiva, a mio avviso è un punto molto basso per l'umanità, lo vediamo con i tre politici citati in carica da più tempo, sono entrati nell'ordine di idee di essere infallibili e quindi l'avversario è certamente un essere abbietto, contrario al bene pubblico, sovversivo, da annientare a tutti i costi. Qualcuno ha forse dimenticato che la vittoria alle elezioni politiche, non deve portare ad amministrare in funzione dei propri interessi e di quelli dei suoi adepti, ma è l'arte di gestire LA COSA PUBBLICA, il bene comune, andando anche contro i propri interessi personali, se necessario.
Lo so, questa affermazione, fatta in un paese dove si fanno le leggi vestite sugli interessi personali, sa di eresia e vista la tendenza del nostro premier a farsi carico di tutte le cariche pubbliche, potrei trovarmi un giorno, alla morte di Benedetto XVI, un Silvio I da Arcore, papa ad interim, che mi scomunica. Oddio lo giuro, non andrò in giro con una Maria Sung nel caso (vedi post gli scomunicati 2).
Scherzi a parte, la personalizzazione della politica può davvero essere un passo verso la dittatura e la storia ci insegna che l'egemonia di un uomo sul suo popolo, chiunque esso sia, dal Sarkozy a Obama, può essere il primo passo verso una deriva di tipo conflittuale.

16 feb 2009

THE TRUMAN SHOW


Come mi capita spesso durante l'arco della giornata, anche sabato sera ho fatto una veloce capatina in rete alla ricerca di spunti per il blog. Le mie incursioni sul web mi portano a visitare, come sempre, le pagine del corriere della sera e di repubblica adattate per i palmari, veri e propri giornali aggiornati h 24. Nell'accedere alla home page del corsera due notizie, impaginate una sotto l'altra hanno attirato dapprima la mia attenzione, facendomi prima pronunciare una battuta sarcastica, ma in un attimo il mio pensiero si è tramutato in qualcosa di più profondo (oltre al rimorso immediato per la spiritosaggine del tutto fuori luogo).
Le notizie dei due ragazzini torinesi ustionati su 50% del corpo e del giovane milanese morto in un incidente stradale, mi hanno dato da pensare perchè unite da un comune denominatore, la presenza di cellulari che riprendevano la scena, per poi mettere il video su youtube, in entrambi i casi la tragedia ha avuto la meglio sulla bravata.
Nell'era del villaggio globale, di cui anche questo blog è figlio, in una società in cui si cerca la visibilità ad ogni costo, la disponibiltà, l'uso e l'abuso, delle piccole cam (ma con grande definizione) presenti sui cellulari è ormai diventata una forma di scostumatezza imperante e di esibizionismo gratuito.
Ovunque ci giriamo c'è qualcuno pronto a riprendere la scena di ogni singolo accadimento fuori dalla norma e questo potrebbe essere anche accettabile, se fatto con rispetto, mentre invece sempre più la maleducazione la fa da padrone. Spesso ci troviamo persone, che di fronte al dolore altrui, non trovano niente di meglio da fare che tirare fuori il cellulare e riprendere l'accadimento invece di dare soccorso.
Una scena, che credo sia rimasta impressa nella memoria comune, è quella che ti vado a descrivere e può essere d'esempio per quello che ti voglio dire. Nell'aprile di quest'anno ricorderemo l'anniversario della scomparsa di Giovanni Paolo II, comunque si veda la cosa un uomo che con il suo esempio è stato al centro dell'attenzione mondiale, tutti siamo stati colpiti dalla sua morte e chiunque ha avuto la possibilità è andato a Roma a rendere omaggio alla salma. Ebbene le immagini televisive impietosamente ci mostravano le persone che invece di essere nel giusto e religioso cordoglio, ossequiosamente in preghiera come la circostanza richiedeva, erano li, con la mano destra alzata, il pollice sul cellulare e cercavano la migliore luce possibile per le inquadrature che stavano effettuando. Un altro esempio è su repubblica.it di oggi, una signora arrivata in ritardo in aereoporto, perde il volo e da fuori di testa, la scena di questa mattana è subito finita in rete, la donna rimarrà bollata a vita come un'isterica. Tutto ciò è a mio avviso qualcosa che va anche oltre la maleducazione.
Altro evento, accaduto non più di 3 anni fa, è la nascita di un sito a cui tutti ci siamo collegati almeno una volta nell'ultima settimana, una sorta di album dei ricordi, dove possiamo trovare video di tutte le specie, canzoni di gruppi musicali o news, pezzi di film o anche la sintesi della partita del giorno prima, praticamente tutto ciò che viene filmato arriva su youtube. Niente di male, niente di strano, anzi l'intento è lodevole perchè in questo modo non viene persa la memoria di accadimenti anche banali. Ma come sempre, insieme alla creazione di un mezzo che dovrebbe essere usato per scopi anche formativi, troviamo la nascita di fenomeni imbecilli, la voglia di apparire ha trovato una valvola di sfogo incredibilesul web.
All'inizio la cosa era anche simpatica, diciamolo chiaramente, ma con l'andare del tempo il ripetersi delle stesse scene è diventato un fatto noioso, quindi chi oggi vuole attirare l'attenzione, sa che deve farlo cercando l'eclatante, il fuori dalla norma, ci si da fuoco per esempio. Oddio detta così sembra una cosa da niente, "ci si da fuoco" e questo perchè siamo ormai anestetizzati dalle spettacolari immagini che i film d'azione ci propinano, ma dico un'ovvietà sapendo di farlo, nella realtà incendiarsi fa male. Credo che questo lo immaginassero anche i due giovani torinesi, ma probabilmente la voglia di apparire era più forte del possibile rischio e si sono cimentati nell'impresa, ne pagheranno le conseguenze per il resto della vita, ahiloro.
Come diceva Andy Warhol, profeta della popart, ognuno di noi ha diritto al suo quarto d'ora di popolarità, ma a che prezzo mi chiedo io? Si dovrebbe diventare famosi, a mio modesto avviso, per le proprie doti fuori dall'ordinario, non perchè ci si gonfia il seno per poi dimenarsi in tv, Anche questa mia affermazione lo so risulta banale, ma sembra che l'ovvietà non paghi più, ho sempre di più l'impressione che l'idea comune sia quella di apparire a tutti i costi e più si è vuoti e più è facile diventare "famosi", ma io inizierei ad usare un aggettivo diverso, famigerati.
Forse un pò di maggiore educazione civica non farebbe male alle generazioni che verranno, ma se non siamo noi i primi a DARE L'ESEMPIO chi?
Concludo riportando l'ennesima idiozia sentita ieri sera nel TG5, un nostro illuminato ministro ha espresso il suo parere in merito agli accadimenti di cui ho scritto dicendo "dovremmo limitare la libertà di uso di internet, è da li che nascono queste cose", avete mai sentito qualcosa di più bolscevico di questo? Quando si va verso l'omogeinizzazione del pensiero, con il controllo delle libertà, nascono le dittature fasciste o comuniste che siano.
E' molto più facile limitare che educare, vero ministro?

14 feb 2009

SOMEWHERE THE RAINBOW


Benvenuto navigante, prima di leggere il mio post di oggi, è per me obbligatoria una premessa, non so assolutamente cosa scriverò, non so se darò un filo logico al tutto, quindi se troverai quello che segue una serie di sconclusionate sciocchezze o un'interessante lettura, sappi che mi è venuta di getto e ti spiego anche il perché.
Gli argomenti su cui quotidianamente mi esprimo, sono ovviamente pensati prima di sedermi e attivare il pc, l'idea, la direzione verso cui intendo svilupparla, tutto è già abbastanza definito, poi mancano le parole, ma so già come confezionare l'abito. Su quello poi fisso i complementi, titolo, foto, eventuali video, musica di sottofondo. Anche oggi avevo l'idea e una direzione, avevo un finale e mi sono messo alla ricerca di un filmato. Ho commesso però un grave errore, mi sono buttato sul "video", sono andato a rivedermi un pezzo su youtube che adoro, tratto da un film che adoro e ogni volta che inizia (il filmato) mi strappa un'infinita di calde lacrime. Adesso sono confuso e non so assolutamente cosa scrivere.
Adesso se non lo hai fatto prima, ti prego fai partire la musica di sottofondo nel box di fianco, serve credimi.
L'idea è e rimane l'amore, non si può evitare l'argomento a San Valentino, il giorno della festa più furba e commerciale che ci sia. Probabilmente avrei voluto parlare dei mille luoghi comuni che ormai gravitano intorno al 14 febbraio, uno di quei discorsi da cinico invidioso, la volpe che non arriva all'uva e dice che è amara. Sarei stato davvero stupido.
La festa degli innamorati, tripudio di baci di cioccolata e rose rosse, insulse frasi spedite in maniera rapida e obbligatoriamente condensate in 160 caratteri. Sera di cene romantiche, consumate immersi tra decine e decine di coppie, ognuna persa nel proprio percorso personale, pasti a menù fisso condivisi senza nessuna intimità. Probabile quindi che in molti non vivano questo giorno con la dovuta emozione, che sia ormai un appuntamento al quale è impossibile sfuggire e necessario partecipare, fosse anche solo per non deludere il partner. Però che invidia per chi lo sente suo, per chi lo vive tutto l'anno, aspettando questa data solo per sublimare il proprio sentimento, per chi ogni giorno si sveglia con il desiderio di allungare la mano nel letto, sapendo che affianco ha la persona che desidera, niente raffredda di più il cuore di un talamo vuoto nella metà migliore.
L'amore, quello che fa battere il cuore all'impazzata, che prende allo stomaco, che ti fa ridere e piangere insieme, quello che ti porta a fare centinaia di km solo per respirare la stessa aria della tua amata, per poi andare via senza nemmeno averla vista, esiste davvero. Tutto ciò non è solo nei film, io ci credo e l'ho sfiorato per un paio di volte nella mia vita ed è stato San Valentino tutti i giorni in cui era dentro di me. La storia poi è nota e oggi sono qui a scrivere della sua esistenza e non a celebrarlo, nella speranza di sentire di nuovo il cuore ripartire.
In passato ho sentito enunciare la teoria secondo cui si riesce ad amare una sola volta nella vita, il resto sono solo avventure. Secondo me non esiste nulla di più sbagliato, nessuno può o deve rassegnarsi a vivere di ricordi felici. L'idea secondo la quale un solo amore ci spetta nella vita, perché sulla faccia della terra c'è solo un'altra metà della mela perfettamente combaciante è per me una fandonia. L'uomo cresce e matura, sviluppando nuove necessità e cambiando così anche le sue esigenze, quello che oggi io ritengo sia per me, domani potrebbe non esserlo più. Solo gli stolti rimango fissi e immobili nella propria idea per sempre. Se nella coppia che si forma oggi, non c'è un cammino comune di crescita, l'amore si esaurisce inevitabilmente, come tutte le cose della vita. E se io vivessi con la convinzione che esiste una sola donna per me, non saprò mai se la persona che ho davanti è quella della mia vita, se non ci provo a viverla con lei. Potrei lasciarmi così scappare la felicità per una stupida teoria, nessuno può essere così sciocco. Ovviamente non ci si può dare a tutti gli sconosciuti affascinanti che si incontrano, ma nemmeno chiudersi in un guscio e smettere di vivere una volta finito un amore.
Poi sappiamo tutti che l'amore è anche sofferenza, a volte idealizzazione di un'uomo o di una donna che ci porta a prendere cantonate enormi, ma l'amore è qualcosa che va cercato incessantemente, è necessità primaria, come l'acqua, come il cibo, come l'aria, senza non si vive.
Questa è la ragione per cui credo, che se anche oggi non avrò affianco a me la mia valentina, so che è li fuori nel mondo e che il nostro futuro potrà essere felice.
Il 14 febbraio è il giorno in cui viene celebrato l'amore, ma dobbiamo imparare a viverlo anche per i restanti 364 giorni dell'anno per non ritrovarci tristi e soli davanti a un pc a scriverne.
Il video di sotto è da vedere a tutto schermo
http://www.youtube.com/watch?v=4TdppiVDzO4
Nella colonna alla tua destra troverai un box di canzoni romantiche, per emozionarsi, per sentire ancora più intensamente l'amore che è dentro di noi.

13 feb 2009

PER FARE UN ALBERO


180 morti, oltre 200 milioni di euro di danni, migliaia di ettari di terreno distrutti. Queste sono le aride cifre che rimangono degli incendi che in questi giorni hanno colpito lo stato di Victoria in Australia.
Seguendo la vicenda è sembrato di vedere un copione in parte già scritto, lingue di fuoco che invadono e devastano territori sempre più ampi, i pompieri in lotta contro il tempo, la colpa che viene data ai piromani. Pare che anche nella civile e splendida Australia, ci siano delle immense teste vuote che trovano divertente dare a fuoco tutto ciò che incontrano. Spulciando invece le notizie sulla stampa estera, stamane si trovano due belle lettere, una del capo dei pompieri che scrive al premier Australiano, l'altra è invece del responsabile di Greenpace Australia, che sostanzialmente dicono la stessa cosa. Concordano che la causa degli incendi è sicuramente di origine dolosa, ma il motivo per cui si sono estesi con una tale rapidità e hanno colpito dei territori sempre più vasti è da ricercarsi nell'effetto serra, l'invito al governo e al popolo Australiano è di intervenire immediatamente, sennò il 2010 potrebbe essere di gran lunga più difficile la lotta agli incendi. La tesi dei 2 è che se non si fa qualcosa subito, la prossima estate (ricordo che lì vivono la bella stagione)sarà lo stesso clima a creare la combustione, basterebbe una scintilla per rivivere l'incubo attuale.
Non pensiamo però che il problema sia solo di quella parte del mondo e che sia da riservarsi esclusivamente al periodo estivo. Italia 2009, l'inverno che stiamo vivendo è contemporaneamente il più piovoso degli ultimi 150 anni, il più caldo dell'ultimo secolo, in pratica il clima è impazzito anche da noi. Anche queste sono aride cifre, ma è davanti ai numeri che bisogna porsi il problema e iniziare a ragionare, di solito sono impietosi ma non sbagliano. Il dottor Mercalli, metereologo e naturista, intervistato da Fabio Fazio a "che tempo che fa" sabato scorso, ha snocciolato una serie di numeri impressionanti che condensati dicono, l'uomo vive la terra da milioni di anni, ma il processo industriale ha portato negli ultimi due secoli a consumare gran parte delle risorse del nostro pianeta, invadendolo contemporaneamente di indistruttibile immondizia. Il nostro atteggiamento è tutto, tranne che ecosostenibile. Un'altra illuminazione potrebbe venire leggendo l'intervista che troverai cliccando su questo link http://eddyburg.it/article/articleview/11102/0/283/.
I numeri, le cifre sono impressionanti, sempre, lo so, ma dobbiamo iniziare a fare qualcosa anche noi, nel nostro piccolo. Basta così poco, ci sono molti siti dove è facile trovare dei consigli, anche banali, ma pratici che possono aiutare il pianeta. Staccare le spine che non servono, non avere il rubinetto aperto mentre ci laviamo i denti, usare l'auto solo se necessario, sono modi semplici per fare qualcosa a favore del nostro pianeta, ma dovremmo iniziare a fare qualcosa anche noi, non demandare sempre agli altri. E' un dato, lasceremo ai nostri figli un pianeta devastato, questo è ormai certo, ma almeno lasciamolo vivibile. Una cultura ecologica è facile, pratica, aiuta a consumare anche meno denaro, diamoci da fare. La frase che credo dovrebbe sintetizzare questo post, ma anche quelli passati e futuri e che condensa un pò lo spirito di questo blog (oltre alla compartecipazione del proprio pensiero con gli altri) è "non pensare a quello che lo stato (gli altri) possono fare per te, ma quello che tu puoi fare per gli altri. John Fitzgerald Kennedy
http://www.pigher.it/tag/lupo-lucio/

12 feb 2009

IL CAMORRISTA


Raffaele Cantone, Maria Antonietta Troncone, sono due nomi sconosciuti ai più, ma se li associamo a quello di Roberto Saviano, si inizia a comprendere cosa possono avere in comune queste persone. Sono alcuni degli uomini e delle donne segnati da una nostrana sharia, vivono sotto scorta, anzi come nel caso di Saviano, come ormai tutti sappiamo, non dormono due notti di seguito nello stesso letto.
Dagli ambienti giudiziari italiani,ci vengono spesso ricordate le differenze peculiari tra le varie associazioni a delinquere. La 'ndrangheta è quella con maggiore infiltrazione negli ambienti politici, la mafia è quella che fa la maggiore quantità di affari sporchi, la camorra è quella che uccide con estrema facilità, per la cronaca gli ultimi due omicidi sono di ieri (mentre sto scrivendo).
In cosa si differenzia quindi la vita dei primi due (un giudice e una pm) da quella di Saviano? il modo con cui hanno affrontato e vivono questa condanna a morte emessa da un tribunale criminale. Saviano è ormai una star, seguitissimo, presente ovunque, un front man, che sia ben chiaro fa un'opera meritoria esponendosi, ci ricorda che la camorra esiste, ma lo fa secondo me esponendosi esageratamente. I secondi vivono una vita nell'ombra, non nascosti al mondo, ma un'esistenza per nulla normale.
Questo post, nasce dopo aver letto un'intervista al giudice Cantone, parla della sua impossibilità di accompagnare il figlio allo stadio per vedere una partita del suo amatissimo napoli, di quanto possa essere per lui inadeguato scendere per strada per fare footing, della difficoltà appunto la difficoltà di una vivere fatta di scelte spontanee, di seguire l'onda di un'emozione e fare un gesto che per noi è normale, ma che invece nel loro caso dev'essere sempre sottoposto al vaglio di altri uomini, quelli della loro scorta.
Spesso di questi uomini non ci viene detto molto, ma quando succede come in questi casi, dobbiamo tenere a mente i sacrifici che fanno pur di assicurarci uno stato in cui vivere normalmente, le rinuncie a cui loro vanno incontro, affinchè il nostro quotidiano sia libero da condizionamenti di ogni tipo.
Bisogna ricordare questi uomini normali, diventati eroi per aver semplicemente fatto il loro lavoro, persone di cui noi spesso non sappiamo nulla e che quando conosciamo ci sfuggono di mente, ma come dice l'ultima immagine del video collegato a questo post "LA CAMORRA NON DIMENTICA, MAI".

11 feb 2009

QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE


Ciao navigante, torno oggi in tua compagnia dopo alcuni giorni di assenza, come sai la colpa è del pc, ma anche io ci ho messo un po’ del mio visto che sono abbastanza maldestro nell'uso dell'aggeggio.
In questo periodo, gli avvenimenti degni di nota, si sono accavallati in una maniera a dir poco imbarazzante, ma qui voglio ricordare solo Eluana con un attimo di silenzio, il resto sono scampoli di vita.
Adesso lo so, é sicuramente difficile essere "leggero", ma non me la sento di riprendere subito, il nostro quotidiano incontro, con qualcosa di barboso. Me ne sono appuntati alcuni di spunti interessanti, già da domani li tratterò, ma oggi no.
Oggi, 11 febbraio 2009, é una data che credo sia importante per molti di noi, uno di quei giorni che dovrebbero far "riflettere" sulla stranezza della vita.
A cosa mi riferisco? Oggi nelle sale cinematografiche di tutta Italia inizia la programmazione di un film questo piccolo grande amore. Il titolo non é casuale, ma é volutamente ispirato dalla canzone di Claudio Baglioni, la pellicola trae spunto da quel motivo.
Alla fine degli anni 80, una trasmissione televisiva decretò il pezzo scritto dal Claudio nazionale, come la canzone del secolo, sicuramente opinabile come scelta, ma la dice lunga su quanto quel motivetto sia parte dell'inconscio comune. Ed é sicuramente parte della vita di ognuno di noi che gravitiamo intorno ai 40 anni, noi che ci siamo innamorati con le musiche di Baglioni, abbiamo riso e pianto con le sue parole e le emozioni regalateci dal cantautore romano, sono legate ad attimi della nostra vita in maniera indissolubile. Ed é proprio per questo che non comprendo molte delle scelte artistiche fatte da Baglioni negli ultimi anni. I troppi cd live e/o raccolte, rivisitazioni del proprio repertorio con altri artisti, album di cover. L'ultimo cd di inediti con successi indiscussi (parlo di canzoni che si ricordano immediatamente), risale ormai all'inizio degli anni '90 da lì in poi un lento declino. Non discuto la partecipazione ai programmi di Fabio Fazio, le canzoni come anima mia o figli delle stelle, ogni artista si concede dei divertissement, ma poi perché sporcare un mito con operazioni commerciali, ultima delle quali il film di oggi?
Baglioni, ha spesso detto negli anni, di essere arrivato ad odiare la canzone in questione, che non sopportava di essere ricordato solo per quel motivetto e non per la sua vena poetica (immensa e indiscussa a mio modesto avviso), ma l'identificazione dei grandi con un successo é parte di noi, l'associazione Dante - Divina Commedia o Leopardi - A Silvia scattano immediati, questo però non vuol dire che siano state le uniche cose belle scritte dai due poeti? L'elenco dei successi di Baglioni é decisamente infinito. Premettendo quindi che il mio amore per certe canzoni di Baglioni é smisurato, ritengo che alcune scelte artistiche, fatte negli ultimi anni dal cantautore romano, siano errate e almeno ai miei occhi hanno gettato qualche piccolo schizzo di fango su un sogno, su quella parte romantica, sognatrice e credulona che almeno in me alberga ancora, pur non essendo più un ragazazzino.
Poi il film sarà bellissimo, degno di premi e di plausi, questo non lo so, ma rimane l'amarezza di vedere un pezzo del proprio cuore svenduto.

6 feb 2009

*** AGGIORNAMENTI ***

Dopo i rimbrotti pervenutimi ieri, ho provveduto a cambiare uno dei pulsanti che servivano a esprimere un lapidario giudizio sul post. E' giusto che non ci fossero solo commenti positivi, grazie ai due anonimi che con le critiche mi hanno spinto a studiare il sistema e a migliorare il blog.
Da oggi saranno possibili i commenti solo alle persone iscritte, in maniera tale da sapere chi pensa cosa, sia ben chiaro però che provvederò a rimuovere tutto ciò che non è inerente al post e/o al blog in generale. Purtroppo ho perso per strada dei lettori fissi per aver premuto qualche tasto sbagliato. Invito di cuore ,chi era già presente, a rifare l'iscirizione, scusandomi ancora per il mio errore.
Infine, ultimo ma non per questo meno importante, il nuovo spazio dedicato a poesie e aforismi d'amore, che dalla giornata di oggi inserirò tra i gadgets presenti lateralmente e che aggiornerò spesso. Grazie

NON E' FRANCESCA

I fatti. Catania 31 agosto 2007, un tassista viene quasi ucciso nel corso di una rapina. Palermo 13 Febbraio, la signorina Maria Andò viene arrestata e finisce in carcere accusata dei due crimini. Palermo 22 Febbraio ( 9 giorni dopo) il giudice delegato di Palermo, Pm Consiglio dopo aver interrogato 3 amiche della Andò rilascia l'accusata. Nel tempo le indagini andranno avanti e si scopre che la materiale esecutrice dei reati è una ragazza senza fissa dimora. La giovane palermitana è del tutto estranea ai fatti, se poi si tiene conto del fatto che è incensurata e non ha mai visitato Catania in vita sua...........
In pratica la Andò è stata in carcere, che non dev'essere un bell'ambiente per una ragazza di buona famiglia, per una semplice somiglianza, le forze dell'ordine preposte alle indagini e tutte le figure della giustizia che in questa vicenda sono state coinvolte, non si sono prese minamente la briga di verificare le accuse, prima di segnare comunque la vita della giovane siciliana.
La locandina del film che vedi qui di fianco è del 1971, (quasi 40 anni fa) la storia è nota, un uomo viene tradotto in carcere per una vecchia denuncia e ci rimane anni, in attesa del giudizio. Per fortuna il sistema giudiziario è cambiato nel frattempo e quindi la povera Andò è riuscita in un lasso di tempo minore a dimostrare di essere del tutto estranea ai fatti, ma è ancora possibile nel terzo millennio che un essere umano venga arrestato per una semplice somiglianza?
Ora io non conosco il codice giudiziario italiano, ammetto questa mia deficienza e le considerazioni che faccio le baso sulla lettura dei libri di Turow e Grisham. I due sono autori statunitensi di legal Thriller e in questo caso prendo spunto da "presunto innocente" e "l'onere della prova", tomi volendo anche datati, ma che insegnano qualcosa su quel sistema giudiziario. Negli U. S. A. un indagato è innocente fino al momento in cui la pubblica accusa non dimostra la sua colpevolezza e la dimostrazione deve avvenire con delle prove e non sulla base di illazioni.
Ecco, a mio avviso in questo modo un cittadino è maggiormente tutelato, mi sembra lampante che non ci sono state, nella vicenda in analisi, prove per portare in carcere la ragazza palermitana e che lei si è dovuta fare carico di dimostrare che era a Catania, ma gli alibi non si verificano prima? e se la ragazza putacaso non ne avesse avuto uno? I tempi di Cesare Lombroso sono ormai superati da decenni e seppure la giovane non fosse stata di portamento regale (non lo so, può darsi che parliamo di una modella, è solo un esempio), è tutto ciò sufficiente per tradurla in carcere?
Mi pongo infine una domanda e se qualcuno è in grado di rispondermi lo faccia. Chi ha commesso questo tragico errore pagherà in qualche modo e se si come? sarebbe bella la legge del taglione, ma l'errore (errore o orrore?) è dell'uomo, quindi accettabile, ma a questo punto ,siccome penso che alla fine si potrebbe andare verso un risarcimento economico, quanto valgono 9 giorni di carcere per una ragazza incensurata e sopratutto innocente?

5 feb 2009

TOUCH MY BODY

Credo che già dal titolo si capisce che dopo giorni di argomenti interessanti e che hanno dato adito a qualche scambio di opinioni molto intenso (grazie anche a chi mi ha scritto in privato), beh c'era bisogno di un attimo di leggerezza. Quindi niente di meglio che il GF9 e la reginetta del web, colei che in questi giorni con i video che la riguardano sta praticamente spopolando su youtube. Parlo di Cristina, l'ubertosa posticcia ragazza lombarda, che sta facendo ammattire un pò tutti i maschietti di questo paese. So che sparando al bersaglio "grosso" è difficile sbagliare il colpo, e la signorina è SMISURATAMENTE grossa, ma vediamo se riusciamo ad analizzare insieme il fenomeno, anzi la fenomena.

Che sarebbe diventata un personaggio ci voleva poco a capirlo, l'hanno fatta entrare per prima in casa, per attirare le maschili attenzioni e distrarre così da X factor che partiva in contemporanea su una rete rivale, ma che poi sarebbe esplosa (oddio speriamo di no) in questo modo, penso che nemmno nei sogni più hard degli autori del Grande Fratello era ipotizzabile.

La giovane bergamasca (non lapidatemi pubblicamente se ho sbagliato città) è in pratica dal 1° giorno di programmazione onnipresente su youtube. Ha iniziato subito in compagnia di uno pseudo Banfi e uno stranito Alvaro Vitali de no altri, facendo la doccia, in pratica è stata come rivedere uno dei film anni 70, dove si consumavano ettolitri di acqua per ogni singola pellicola. http://www.youtube.com/watch?v=ZFBBVECgEXE&feature=PlayList&p=0E609A114CC938DE&playnext=1&index=22

Il vetro del box è "ovviamente" trasparente e le immagini della signorina che si chinava a favore di telecamera, credo siano state oggetto di sfrenati pensieri erotici da parte di onanisti professionisti. Il video è diventato cliccatissimo in un attimo. Poi le performance si sono sprecate, dai rumorosi baci, alle dotte disquisizioni???, è indubbiamente diventata un personaggio di riferimento. Un esempio? ieri il ministro della sanità dichiarava che le operazioni di chirurgia estetica al seno saranno vietate alle minorenni, ebbene i maggiori quotidiani nazionali, nelle loro edizioni online corredavano la notizia con la foto di Cristina. Nulla di male, sia ben chiaro, ma per una ragazza che fino a 1 mese fa ballava la lap dance nei privè della sua città, è decisamente un salto in avanti nella classifica della italica popolarità.

Nulla di sbagliato nella scelta fatta degli autori, devono fare audience, non è deprecabile l'uso che la signorina fa del suo corpo pur di diventare famosa, del resto non è stata ne la prima a spogliarsi, ne la prima a darsi nella casa. Fa parte del gioco del grande fratello, più si attira l'attenzione del pubblico, più si rimane dentro, maggiori saranno i guadagni una volta usciti e poi pazienza se ci sono gli ex Gieffini un pò ovunque, dalle televendite, alla talpa fino anche a presentare le sfilate nei centri commerciali (ho visto personalmente Rocco del GF1 in uno squallido iper), però sposo il pensiero di Renzo Arbore che troverai andando a leggere l'articolo che segue, http://www.corriere.it/spettacoli/09_febbraio_03/arbore_Santoro_auditel_fea20504-f1ca-11dd-9d2c-00144f02aabc.shtml.

Non sono un bacchettone, sia ben chiaro e se conosco abbastanza la vicenda è un pò perchè sono curioso e appassionato di TV e un pò perchè mi sono documentato, ma voglio lasciarti un'esperienza recente, risale a ieri sera. Serata TV, Juventus - Napoli, nell'intervallo ho l'ardire di fare zapping e capito su Canale 5, Amici di Maria De Filippi. Come sempre accade in quella trasmissione un litigio, tra insegnanti e allivi, tra allievi e allievi, tra insegnanti e Platinette e la cosa bella è che sono in grado, dopo averlo visto una sola puntata (semmai lo facessi), di anticipare ogni singola battuta. Ho capito ieri sera che in pratica è come un incontro di wrestling, sai che è finto tutto, che le mosse sono studiate a tavolino, che ad ogni singola mossa c'è già la risposta dell'avversario, ma i palazzetti sono comunque pieni di ragazzini, i quarantenni lo guardano di nascosto per vergogna e chi produce lo spettacolo fa una barca di soldi.

Ragionando in questo modo, sai perfettamente come si svolgerà la corrida o ballando con le stelle, sapendo pure a che ora succederanno le cose, sono prodotti stereotipati. Mi permetto però un piccolo appuntoad Arbore. Il primo a teorizzare la ripetizioni in Tv è stato lui con "indietro tutta", esilaranti le gag con le volanti, le ragazze coccodè e tutto il resto, ma una volta vista una puntata, cambiava poco e se nn fosse per il mai abbastanza compianto Massimo Troisi e la sua apparizione, o qualche altra alzata di genio, nemmeno lui potrebbe vantarsi più di tanto di essere stato sempre innovativo.

Completo come un'annotazione a margine. Trovo che Cristina sia esageratamente piena, in ogni cosa ci vuole armonia. La vita a mio avviso, dev'essere armonia e quel corpo, con quel seno non ci sta ben, rispetto ai fianchi la misura del petto è oltraggiosa. E seppure sai che gli occhi comunque si soffermano sul suo generoso decoltè, alla fine pensi "è solo plastica", non c'è sfizio.
P. S. consiglio Amici a chi soffre di insonnia, pochi minuti e mi sono perso buona parte del secondo tempo della partita

3 feb 2009

INNO ALLA VITA


PREMESSA: E' d'obbligo per me dire alcune parole prima di farti iniziare la lettura del post di oggi. Quello che troverai qui sotto è figlio di una giornata fatta di momenti davvero intensi, passati a ragionare, capire, immedesimarmi, è stato un viaggio all'interno di un dolore, o perlomeno così io l'ho inteso nella sua prima parte. So che tutto questo non sarà assolutamente possibile da trasemettere, ognuno vive la vita in un modo proprio, unico. Posso però cercare, con il tuo aiuto, di creare un'atmosfera che ti posssa aiutare a riflettere con calma. Lascia quindi partire la musica che ho scelto e che ti ho segnalato nel box di fianco, al momento in cui arriverai ai link, ascolta e leggi le cose che ti ho proposto, cerca cortesemente di non distrarti e se sai che potrebbe succedere rimanda la lettura. Scusa per queste fisime, ma il tema di oggi è particolarmente sentito e desidero davvero che anche tu possa capire dove sono arrivato e come. Grazie 
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Come nasce questo post? L'idea portante, che da ieri mattina mi macera dentro, riguarda Emanuela Englaro. Lo so, si è già detto tutto sulla sua vicenda, ma un aspetto secondo me è stato messo in secondo piano, spesso tralasciato, il dramma che devono vivere i genitori nel dover scegliere "LORO" di togliere la vita alla propria figlia. Ho fatto uno sforzo estremo e ho cercato di immedesimarmi, volevo compenetrarmi nel padre di Emanuela, capire come possa essere arrivato a prendere questa decisione, l'idea era quella di capire il perchè di una tale scelta. Pensare di dover decidere di interrompere la vita di un proprio figlio, com'è possibile? Ho posto i miei ragionamenti intorno a questo tema, ho passato buona parte della mattinata con questa angoscia, ma credimi ho vissuto la cosa in un modo davvero straziante. A un certo punto della giornata ho quindi cercato di alleggerire un pò la tensione nervosa che mi attanagliava, sono andato a vedere su youtube quali video potevo utilizzare, avevo bisogno di uno svago, l'aria si era davvero fatta pesante intorno a me, stavo vivendo troppo intensamente la vicenda.

Poi ecco un insperato colpo di scena, mi sono imbattuto in una performance di Benigni tratto da la "tigre e la neve" opportunamente remixato, è brano che avevo già ascoltato qualche anno fa e intitolato INNO ALLA VITA mi sono quindi ricordato di una poesia con lo stesso titolo, scritta da Madre Teresa di Calcutta, testo che a suo tempo avevo in parte inviato con il mio vecchio appuntamento quotidiano.

INNO ALLA VITA

BENIGNI   http://www.youtube.com/watch?v=BmX2ZFAumOI

MADRE TERESA DI CALCUTTA http://www.lameditazionecomevia.it/innoallavita.htm

Sono due cose totalmente diverse, estranee tra di loro, ma entrambe vogliono ricordarci che la vita è breve e che va vissuta intensamente, in ogni istante, in ogni momento, essere presenti a se stessi e vivere. Solo in questo modo possiamo dire di aver lasciato una traccia su questa terra. Vivendo la felicità, la gioia, il dolore, dandosi per il prossimo e anche piangendo perchè nessuno ci è accanto, ma vivere tutte le emozioni che solo la vita può donarci.
Forse anche il solo fermarsi ad ascoltare il rumore del mare, la salsedine che si appoggia sul viso, camminare a piedi scalzi sulla sabbia bagnata è un'emozione che ci rimane dentro e fa niente se ai più può sembrare un gesto infantile o se noi stessi, in quel momento, pensiamo che la vita è infame, anche il dolore è vita e la vita va vissuta per tutto quello che ci da. Pensa quanto siamo felici nel vedere un bimbo gattonare per la prima volta, quanto ci rallegra il ricordo del primo bacio, la gioia che ogni amore può ancora darci, seppure finito da tempo o semplicemente mai iniziato. Tu chiamale se vuoi emozioni, cantava Battisti, è vita.

Ho già avuto modo di scrivere da qualche altra parte, che la vita è la somma di milioni di respiri, ma noi ci ricorderemo solo le volte in cui ci sarà mancato il fiato, è così e dobbiamo fare in modo che sia tutto un susseguirsi di attimi indimenticabili, smetteremo di vivere la vita quando non avremo più voglia di nulla.

Quando ho realizzato tutto ciò ho capito. Ho capito dove può trarre la forza il padre di Emanuela Englaro, ha visto la figlia felice, vivere, allegra e gioiosa, con quella gioia che traspare dai suoi occhi in tutte le fotografie che conosciamo e forse non riesce ad accettare che quel corpo che sopravive infame è sua figlia, forse qui trae la forza per prendere una decisione che io non sarei mai in grado di prendere. Ma lui lo ha fatto e io non mi sento di condannarlo.

Guai ai genitori che sopravivono ai figli, è una condanna di per se atroce, che non oso nemmeno immaginare. Quindi qualsiasi sia la nostra posizione nei confronti della vicenda Englaro, io credo si debba innanzitutto rispettare il dolore di questa famiglia, che sta per compiere un gesto che porterà un'indicibile sofferenza a loro stessi per primi per ogni singolo istante della loro vita futura.

CHI NON LAVORA .....


La notizia è ormai nota ai più, l'Inghilterra è scossa da una raffica di scioperi contro un'impresa italiana, rea di aver vinto un'appalto per la realizzazione di opere  da parte della britannica Total. Occorre ricordare, che ogni gara indetta all'interno della Comunità Economica Europea, è aperta a ogni impresa avente sede in essa. Questo sciopero è così assurdo e fuori da ogni grazia di Dio, che gli stessi politici inglesi l'hanno stigmatizzato. Aggiungere una sola virgola a quanto hanno già detto da loro è superfluo.
L'aspetto della vicenda che invece mi piace sottolineare, è che l'azienda appaltatrice dell'opera è siracusana, un'impresa avente sede nel profondo sud, in una terra la Sicilia che viene associata sempre a situazioni malavitose, anzi precisamente mafiose. A quanto pare, quindi, anche in Inghilterra avranno modo di capire che non è così, che esistono a Siracusa, come a Benevento, a Londra come a Manchster uomini capaci di fare gli  imprenditori e di poter concorrere per gli appalti, vincendoli.
Tra le accuse mosse ai nostri connazionali, è che la paga dei lavoratori italiani sarà inferiore agli standard inglesi. Nelle mie ricerche, ho potuto appurare che la cosa potrebbe anche essere vera se non si tenessero conto di alcuni "dettagli" per nulla irrilevanti. Gli operai italiani riceveranno una paga in linea con quella che avrebbero preso qui, con ovviamente l'aggiunta come per legge della trasferta. Che sarano dati loro i normali benefit per chi lavora fuori dai confini nazionali (vitto, alloggio, viaggi di andata e ritorno). Quindi la paga degli italici operai non sarà decurtata da spese necessarie a vivere. Bisogna inoltre tener presente che la crisi economica ha investito in maniera violenta l'Inghilterra e che conseguientemente il valore della sterlina nei confronti dell'euro è davvero crollato, questo spiega come i ragazzi siracusani non andranno affato a fare ne gli schiavi ne a vivere in maniera indigente nella terra d'Albione, anzi.
Quindi mi permetto nel mio piccolo, un plauso a questi uomini che manterranno alto il nome della loro terra natia, dimostrando così che gli uomini e le donne siciliane sono davvero persone che valgono la pena di essere conosciuti. In bocca al lupo Carusi.
P. S. Non mi sembra che quando abbiamo "regalato" agli inglesi un   C. T. come Fabio Capello, si sono lamentati tanto, sopratutto dopo averlo visto vincere a destra e a manca (regalato? per quanto prende non è poi così regalato, forse li si che si potevano lamentare)

2 feb 2009

QUANDO I BAMBINI ..................


Prima di iniziare la stesura del post, mi corre l'obbligo di una precisazione. Quello che leggerai è un pugno nello stomaco per chi lo scrive e per chi lo leggerà. Inoltre sarà probabilmente oltremodo lungo, ma l'argomento è ampio, smisurato, infinito.

Prendo spunto dall'allarme lanciato la passata settimana dal ministro degli interni. Ogni anno dal centro di prima accoglienza di Lampedusa scompaiono circa 400 bambini, destinati al traffico illegale di organi. In fondo al blog, troverai i collegamenti per una serie di articoli, ti serviranno se vorrai per conoscere meglio la situazione, ma ti assicuro navigante, che per alcuni di essi bisogna avere davvero uno stomaco di ferro per la sola lettura, visualizzare la cosa può diventare davvero un'esperienza traumatizzante.

Dicevo quindi che ogni anno, nella civilizzata Italia, una delle nazioni all'avanguardia nel mondo (cosi almeno diciamo) spariscono un numero di bambini incredibile. Ovviamente, a questo allarme, molte associazioni nate a difesa dell'infanzia disagata, hanno ribattuto dicendo che a loro non risulta nulla e precisando inoltre che il percorso che fanno gli organi espiantati nella nostra nazione, è tale che è  praticamente impossibile che in Italia un bambino possa "donare"  in questo modo. 

In Italia 400 bambini scompaiono annualmente dal centro di accoglienza di Lampedusa.

Ma bisogna dare per buono questo dato, anche perchè non vedo il senso di una sparata del genere da parte del ministro Maroni, quindi perchè negare che esiste nel mondo un traffico di organi illegale? vero è probabile che questi organi non vengano espiantati in Italia, ancora più facile che in Italia non vengano nemmeno impiantati, ma non sarà stato mica il ministro il primo a lanciare un allarme del genere? Perchè negarci una verità consolidatà?

In Italia 400 bambini scompaiono annualmente dal centro di accoglienza di Lampedusa.

Le persone che attraversano il lembo di mare che ci divide dall'Africa, sono esclusivamante dei disperati, alla ricerca di una condizione umana che permetta loro di soddisfare le esigenze primare come il mangiare e il bere, sono qui per cercare di sopravivere. E' risaputo che spesso non possono permettersi il costo del viaggio e "pagano" in  natura la traversata, chi è costretto a lavorare come schiavo (non esiste un termine diverso, basta controllare le condizioni di chi lavora alla raccolta dei pomodori o altre aberranti realtà), chi è costretta a prostituirsi, chi invece credendo alla buona fede delle persone cede un proprio figlio. Cosa significa la buona fede? Viene detto loro che i bimbi saranno trattati bene, che avranno condizioni di vita normali e che poi torneranno dai genitori.

In Italia 400 bambini scompaiono annualmente dal centro di accoglienza di Lampedusa.

Quali possono essere le condizioni di vita normali di un bambino senza il cuore? nessuna, senza il cuore mi hanno insegnato che si muore. Come può sopravivere un bimbo africano, senza un rene, un occhio in una civiltà come la nostra, dove l'estraneo viene fatto oggetto di attenzioni incendiarie da parte di ragazzini annoiati? Figuriamoci poi questi esserini sfregiati e indiscubitilmente deboli. Dove finiscono questi esseri umani? Cosa facciamo noi davanti a queste notizie? Ci giriamo e se non possiamo farlo fisicsamente usiamo il telecomando, non ci interessa ulteriore angoscia a quella che già abbiamo, ritenendo il nostro mondo già di per se difficile, cosa ce ne frega a noi di un bambino africano, ce ne sono tanti.

In Italia 400 bambini scompaiono annualmente dal centro di accoglienza di Lampedusa.

Io sono giorni che provo un senso di vergogna enorme leggendo queste notizie, spulciando in rete per informarmi, scavando tra le cose che so, ma che avevo messo in un angolo della mia memoria disinteressandomene. MI VERGOGNO DI ME STESSO. Mi vergogno nei confronti di questi bambini, ma anche per quelli che vengono dall'est europeo e che sono costretti per soparavivere a prostituirsi, mi vergogno perchè esistono guerre dove i bambini vengono usati come soldati e io non ho mai prestato il dovuto interesse a tutto ciò. Mi vergogno perchè sono ormai abituato alla scena dell'elemosina infantile e  quando al semaforo mi si avvicina un piccolo rom giro lo sguardo. MI VERGOGNO DI ESSERMI ASSUEFATTO  A UNA SOCIETA' CHE NON PORTA RISPETTO PER LE GENERAZIONI CHE VERRANNO. 

In Italia 400 bambini scompaiono annualmente dal centro di accoglienza di Lampedusa.

Bravo, starai pensando, guarda questo, un altro moralista capace solo a parlare e che tra 24/48 ore si sarà di nuovo dimenticato di quello che dice. Ti sbagli, io almeno in queste cose da oggi cambierò atteggiamento. Ho deciso che ci saranno delle azioni concrete che seguiranno questo post e di cui darò conto alle persone che mi conoscono o anche qui. In primo luogo, a fine mese ho già in programma un viaggio a Parma, per ragioni mie personali sia ben chiaro, ma sfrutterò l'occasione per visitare il centro per le donazioni di organi che è presso l'ospedale della città emiliana e confermare la mia disponibilità alla donazione di organi. Per legge siamo tutti donatori, bisogna solo dare il proprio assenso. Conosco di persona il centro emiliano, so che funziona eccelentemente e voglio che li vengano impiantati i miei organi, quando sarà il momento. Pensaci, è un gesto piccolo, ma che può salvare tante vite, oltre a quella di chi non verrà sacrificato da mercanti di uomini, esseri senza cuore. Secondo, a partire da oggi quando mi capiterà di incontrare un piccolo bimbo elemosinante, a secondo del luogo in cui si trova, offrirò a lui il mio aiuto concreto. Davanti a un supermercato darò direttamente cibo, per strada monete. E non mi si venga a dire che così alimento il racket dell'elemosina e che di solito queste persone sono fornite di cellulare e altre amenità del genere, lo so benissimo, ma meglio un bimbo elemosinante, che un povero corpicino martorizzato e gettato chissà dove. Infine da oggi o domani, comparirà in fondo al blog, in un luogo non invasivo un altro gadget, pubblicità, non devi per forza premerci su, ma semplicemente accedendo a questa pagina pagina si genererà una donazione nell'ordine di pochi centesimi, ovviamente, ma ho fatto in modo che gli introiti vadano a favore dell'UNICEF, quindi anche il nostro semplice appuntamento quotidiano può essere utile. Saranno spiccioli, monetine, saranno comunque utili. Pensaci, il solo leggere questo blog alla fine dell'anno potrà essere stato un dono per bimbi bisognosi.

E non sono solo questi i problemi che affligono l'infanzia, potremmo parlare per ore della pedofilia, o come detto prima dei bambini soldato, vogliamo ricordarci che telefono azzurro è sempre occupato? le chiacchiere non servono, ci vogliono le azioni concrete.

In Italia 400 bambini scompaiono annualmente dal centro di accoglienza di Lampedusa.

NON DIMENTICHIAMOLO MAI E QUANDO INCONTREREMO CON LO SGUARDO UN BAMBINO CHE HA BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO NON GIRIAMO PIU' LA FACCIA.

http://www.etanali.it/traffico_di_organi_umani.htm

http://www.disinformazione.it/trafficorgani.htm

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/amroni-traffico-organi/ragazzo-racconta/ragazzo-racconta.html